Un fastidioso problema che può colpire anche l’orecchio esterno (padiglione auricolare e condotto uditivo esterno) è la dermatite.
La dermatite si manifesta con prurito, sfaldamento, desquamazione, eritema e a volte secrezioni. A causarla possono essere allergeni, si parla in tal caso di dermatiti da contatto, o può insorgere spontaneamente (eczemi).
Le dermatiti da contatto sono reazioni allergiche generalmente scatenate da bigiotteria (spesso contenente nickel) o prodotti cosmetici come detergenti, lacche e tinture per capelli. È possibile prevenirle evitando il contatto con l’allergene.
Gli eczemi, invece, si verificano in soggetti affetti da disturbi dermatologici come psoriasi o dermatite seborroica.
La dermatite provoca infiammazione determinando l’accumulo di cellule morte. Questo porta alla formazione di un tappo epidermico che impedisce l’ossigenazione ed il nutrimento necessari per il normale ricambio della pelle.
Quando il prurito all’orecchio, il sintomo più fastidioso, diventa insistente il paziente tende a grattarsi spesso e con energia e questo crea delle lesioni cutanee che rappresentano una porta di ingresso per patogeni come batteri (es. Stafilococo aureo), funghi (es.Aspergillus niger, Aspergillus fumigatus) e virus (es.Herpes zoster).
Le dermatiti sono infatti frequentemente associate alla comparsa di otiti esterne, per innesco di infezioni soprattutto batteriche e micotiche.
La terapia medica si basa sulla somministrazione locale di pomate e/o gocce a base di cortisone, che riducono l’infiammazione, il dolore e il prurito e, qualora presente un’infezione, di antibiotici (se è provocata da batteri) o antimicotici (se è provocata da funghi).
Negli ultimi anni, sono nate delle soluzioni otologiche a base di ozono molto utili nei casi di dermatiti, da usare sia nella prevenzione che nella terapia, in quest’ultimo caso in associazione ai farmaci comunemente usati nella pratica clinica.
L’ozono, che nelle formulazioni topiche troviamo sotto forma di olio ozonizzato (legato ad un olio di girasole per garantire la penetrazione cutanea, cosa non possibile con l’ozono gassoso), favorisce la riepitelizzazione, ovvero il ripristino della barriera cutanea, attraverso l’aumento dell’espressione di fattori di crescita nei tessuti come il FGF (fattore di crescita dei fibroblasti), PDGF (fattore di crescita derivato dalle piastrine), EGF (fattore di crescita epidermico) e VEGF (fattore di crescita endoteliale). In questo modo aumenta la produzione locale di collegane, di nuovi vasi sanguigni e dell’apporto di ossigeno nei tessuti infiammati, fondamentale per i processi di guarigione. Grazie a questo meccanismo di azione l’ozono:
- riduce le desquamazioni in dermatiti ed eczemi;
- permette il ripristino della barriera cutanea che è la prima linea di difesa dall’ingresso di batteri e miceti responsabili di otiti esterne, spesso recidivanti;
- ripara le lesioni secondarie da frizione (per esempio dall’uso quotidiano di apparecchi acustici o anche successive a estrazione di tappo di cerume).
L’applicazione delle gocce a base di ozono prima del cortisone potenzierebbe gli effetti di quest’ultimo e accelererebbe i processi di guarigione.
L’ozono ha inoltre un’azione antipruriginosa che avviene sia per via indiretta, grazie alla riepitelizzazione che per via diretta mediante la modulazione di neurotrasmettitori correlati alla propagazione e sensazione di dolore, rossore e prurito, e un’azione antibatterica e antimicotica, fondamentale nelle otiti esterne. L’ozono è infatti in grado di penetrare nel microrganismo, batterio, fungo o virus destabilizzandolo sia dal punto di vista strutturale che funzionale fino a provocarne la morte. L’utilizzo prima del canonico antibiotico accelererebbe l’eradicazione del patogeno.
L’ozono ha infine un’ottima tollerabilità cutanea, adatto anche alle pelli più sensibili.