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Stress e stanchezza mentale

Stress e stanchezza mentale

Come combattere stress e stanchezza mentale?

La vita frenetica di tutti i giorni porta inevitabilmente ad essere stressati e stanchi fisicamente ma soprattutto mentalmente.

Lo stress è una condizione che si genera quando il sistema nervoso è sottoposto a continue ed eccessive richieste da parte dell’ambiente esterno. Le cause possono essere diverse: sovraccarico di responsabilità lavorative e/o familiari, situazioni nuove (cambiamenti nella vita personale e/o lavorativa), cambio di stagione. Queste condizioni mettono l’organismo in uno stato di emergenza, richiedendo un dispendio energetico superiore a quello normale. In situazioni di stress l’organismo reagisce producendo meno neurotrasmettitori come seretonina, noradrenalina e dopamina con ripercussioni sull’umore e sulla salute in generale.

Lo stress normalmente si manifesta  con la comparsa di alcuni disturbi come

  • problemi di concentrazione
  • offuscamento mentale
  • disturbi d’ansia
  • sbalzi di umore e irascibilità
  • difficoltà a ragionare e prendere decisioni
  • affaticamento fisico e debolezza muscolare
  • scarso appetito o fame nervosa
  • sonnolenza o iperattività
  • mal di testa

 

e con un inevitabile abbassamento della produttività e della qualità della vita.

Uno stress eccessivamente prolungato o addirittura cronico può avere un forte impatto sulla salute. E’ in grado di abbassare le difese immunitarie e rendere l’organismo più vulnerabile ad infezioni, può provocare problemi digestivi (reflusso, ulcere), dolori alla schiena, pressione alta e problemi cardiocircolatori, depressione.

È fondamentale pertanto prendere coscienza del problema e limitare il più possibile situazioni che possono provocare disagio.  Per esempio durante lo studio o il lavoro si può cominciare a fare delle piccole pause che aiutano a staccare la mente e a ricaricarsi di energia: utile può essere prendere una boccata d’aria, farsi una chiacchierata. O ancora, organizzare le attività in anticipo e focalizzarsi sulle priorità, cercare di ritagliarsi durante la settimana qualche ora per se stessi e per le proprie passioni: praticare dello sport, leggere, ascoltare della musica, fare qualsiasi cosa che possa aiutare a staccarci dalla quotidianità,  che possa darci sollievo e benessere.

Per i problemi di stress e stanchezza mentale è inoltre importante dormire le giuste ore e soprattutto bene. Innanzitutto cenare presto e andare a letto non troppo tardi, evitando di addormentarsi in presenza di cellulare o altri dispositivi.

E in ultimo ma non meno importante l’alimentazione riguardo stress e stanchezza mentale. Ridurre il consumo di zuccheri e carboidrati raffinati, bevande gasate, cibi precotti e confezionati, prediligere gli alimenti a basso indice glicemico (verdure, pesce, carni e latticini magri e uova). E ancora non saltare i pasti, mangiare cinque volte al giorno in modo da tenere a bada la glicemia e favorire il corretto assorbimento e utilizzo di nutrienti. Questo garantirà il giusto apporto energetico durante il giorno, riducendo il senso di fame e di stanchezza fisica e mentale. Oltre a questo, si può ricorrere all’integrazione alimentare. In particolar modo alcune piante hanno dimostrato avere degli effetti benefici sulla mente e sullo stress.

Tra queste:

  • la Withania somnifera detta anche ginseng indiano, ha un’attività immunostimolante, ricostituente e adattogena. Ha un’azione neuroprotettiva risultando particolarmente indicata negli stati di ansia, migliora inoltre la memoria e l’apprendimento.
  • Il Ginseng (Panax ginseng), una pianta con proprietà energizzanti e antistress. Riduce l’affaticamento fisico e mentale, stimola il sistema nervoso centrale migliorando la memoria e la concentrazione. Da assumere con moderazione nei soggetti con problematiche cardiache, in concomitanza a farmaci ipogliceminizzanti, anticoagulanti ed estrogeni, in gravidanza e allattamento.
  • L’Iperico (Hypericum perfortum), conosciuto anche come erba di San Giovanni, migliora il tono dell’umore e riduce la stanchezza mentale temporanea. Questo grazie alla presenza dell’ipericina e dell’iperforina. È controindicato in età pediatrica.
  • La Melissa, nota come Melissa officinalis, un’erba aromatica perenne dall’intenso aroma di limone. Il suo uso risale a più di 2000 anni fa. Di recente l’attenzione della ricerca si è rivolta ai suoi effetti sul sistema nervoso centrale. Ricca di terpeni, migliora l’umore e l’attenzione esercitando un’azione attivatrice sui circuiti cerebrali.
  • Il Ginkgo biloba, detto anche “Fossil Tree”. È certamente l’albero più antico del mondo, è comparso infatti durante il Giurassico (250 milioni di anni fa). Il termine biloba deriva dalle sue tipiche foglie a forma di ventaglio. Le sue proprietà sono legate al fitocomplesso, cioè alla sinergia dei vari principi attivi contenuti nella pianta. Il Ginkgo biloba è spesso utilizzato contro i disturbi di memoria e per le condizioni che, soprattutto durante la terza età, sono associate alla riduzione del flusso di sangue al cervello (come mal di testa, vertigini, acufeni, difficoltà di concentrazione e disturbi dell’umore). Le evidenze scientifiche accumulate fino ad oggi suggeriscono che l’estratto di Ginkgo potrebbe essere davvero efficace in caso di ansia, per migliorare le performance mentali, in caso di demenza.

 

L’esatto meccanismo d’azione delle foglie di ginkgo nella demenza non è del tutto chiaro ma si ritiene che protegga dal danneggiamento le cellule cerebrali, direttamente o indirettamente, regolando il flusso ematico o neutralizzando le forme tossiche delle molecole d’ossigeno (denominate “radicali liberi” dell’ossigeno).

La lotta allo stress e stanchezza mentale è un problema serio e lo sarà ancora di più nel futuro. È importante ogni tanto rallentare i ritmi, fermarsi e pensare un po’ di più a sé stessi.

 

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