Sempre più diffuso è l’utilizzo dell’ozonoterapia in ambito medico, in particolar modo nelle patologie ortopediche, reumatologiche, neurologiche e vascolari.
E se parliamo di ozonoterapia e orecchio? Può essere utile nei suoi disturbi? Le proprietà dell’ozono possono essere sfruttare però anche in altri contesti come per esempio in otorinolaringoiatria, come ausilio nella gestione dei disturbi che colpiscono l’orecchio esterno, ovvero la parte dell’orecchio che comprende il padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno. Parliamo di tappo di cerume, otiti esterne e dermati, discomfort da apperecchi acustici.
Il cerume è una sostanza grassa prodotta dall’orecchio che ha una funzione di lubrificare e proteggere l’orecchio. Il tappo di cerume è una condizione che si verifica quando si ha un accumulo eccessivo di cerume che si compatta e forma una massa che occlude completamente o in parte il condotto udito esterno, dando la sensazione di occlusione, ovattamento e calo dell’udito. Alcune persone sono più propense a formare il tappo di cerume. A facilitare questo fenomeno vi è sicuramente l’abuso di cotton fioc che determina uno spostamento in profondità e una maggiore compattezza del cerume.
L’otite esterna è invece un’infiammazione dell’orecchio esterno associata a un’infezione batterica, fungina o virale (più rara) della cute e/o del tessuto sottocutaneo. L’otite di natura batterica è frequente nei mesi estivi per via di una contaminazione esterna più facile nei mesi estivi. I batteri responsabili più comuni sono Stafilococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa.
Le otiti micotiche (otomicosi), cioè quelle derivate dalla contaminazione di funghi, rappresentano il 10% circa delle infezioni acute dell’orecchio esterno. Sono provocate per lo più da Aspergillus e Candida albicans.
Le dermatiti sono infiammazioni cutanee che possono essere di natura allergica, da contatto (cosmetici, medicinali), microbica.
In questi contesti l’ozono viene applicato a livello topico, nello specifico come gocce auricolari. L’uso topico prevede l’incorporazione dell’ozono in un veicolo che ne permette la stabilizzazione (l’ozono facilmente si degraderebbe altrimenti) e l’assorbimento cutaneo. Questo veicolo normalmente è di natura oleosa, un olio di semi di girasole nella maggior parte dei casi, e il meccanismo che permette l’incorporazione dell’ozono in questo olio prende il nome di ozonizzazione. Nelle applicazioni topiche l’ozono lo troveremo quindi sempre sotto forma di olio ozonizzato.
L’azione più conosciuta dell’ozono è sicuramente quella antimicrobica, cioè la capacità di uccidere i microrganismi patogeni quali batteri, funghi e virus con un meccanismo molto più sofisticato di quello utilizzato dall’antibiotico. L’ozono, una volta a contatto con il microrganismo, libera dei composti altamente ossidanti in grado di agire non solo sul rivestimento esterno del patogeno (la membrana e la parete cellulare) ma anche più profondamente, a livello genomico ed enzimatico destabilizzando i complessi meccanismi che lo tengono in vita: questo comporta la morte del patogeno e quindi il propagarsi dell’infezione. La capacità di agire su vari bersagli del microrganismo (azione multitarget) impedisce a quest’ultimo di sviluppare meccanismi di resistenza, al contrario di quanto accade con l’antibiotico. Una delle problematiche più importanti nel trattamento delle infezioni è infatti l’antibiotico resistenza ovvero l’insieme di tutti quei meccanismi che il patogeno ha sviluppato al fine di rendere inefficace l’antibiotico.
L’azione antimicrobica non è l’unica, l’ozono ha anche un’azione riparativa che consiste nell’attivazione di tutti i meccanismi cellulari necessari per la rigenerazione del tessuto danneggiato: aumento di fattori di crescita, aumento dell’apporto di ossigeno al tessuto. E ancora, un’azione antinfiammatoria e antipruriginosa che avviene con in blocco di tutte quelle sostanze che provocano appunto infiammazione, rossore, dolore e prurito.
L’ozono, è pertanto una molecola efficace ed estremamente tollerata. Questo duplice aspetto rende l’ozono particolarmente versatile e utile sia nella prevenzione del tappo di cerume, di otiti e dermatiti che nel loro trattamento in concomitanza alla terapia impostata dal medico. Così anche nel discomfort da apparecchi acustici, l’ozono può trovare impiego, specie per la sua azione riepitelizzante e disinfettante.
L’ozonoterapia per i disturbi dell’orecchio è quindi consigliata per alleviare sintomi e fastidi.
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