Le neuropatie periferiche sono un gruppo di malattie caratterizzate dal danneggiamento e dal malfunzionamento del sistema nervoso periferico. Il sistema nervoso periferico è l’insieme dei nervi che connettono il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) ai muscoli, alla pelle e agli organi interni.
Si tratta di un disturbo con una prevalenza (% di casi di neuropatia in tutta la popolazione) del 2.4% nella popolazione generale. Prevalenza che sale all’8% nella popolazione di età superiore ai 55 anni.
Le neuropatie periferiche possono essere ereditarie, legate cioè a disfunzioni genetiche, o acquisite, (la maggior parte). Le neuropatie periferiche acquisite possono avere varie cause:
- Trauma e compressione del nervo da parte di tendini e altri tessuti circostanti. Ne è un esempio la sindrome del tunnel carpale, provocata dalla compressione del nervo mediano e la sciatica, dovuta ad un’infiammazione del nervo sciatico (il nervo più lungo di tutto il corpo umano, che origina dalla parte più bassa del midollo e percorre l’intero arto inferiore per raggiungere l’ultima porzione del piede).
- Diabete: gli elevali livelli di glucosio nel sangue innescano uno stato di infiammazione e ipossia (riduzione dell’afflusso di ossigeno ai tessuti) con danneggiamento della conduzione nervosa soprattutto a livello degli arti inferiori.
- Deficit nutrizionali: la carenza di vitamine del gruppo B in particolar modo B12, B1, B6 può causare importanti alterazioni della funzionalità nervosa.
- Esposizione prolungata a sostanze tossiche: alcool, piombo, arsenico, solventi organici e insetticidi.
- Assunzione di alcuni farmaci come chemioterapici (es. il cisplatino e la vincristina), la nitrofurantoina, utilizzata in alcune patologie renali croniche, l’amiodarone, usato nelle aritmie cardiache, il disulfiram, usato nell’alcoolismo.
- Infezioni virali per esempio quelle da Herpes Zooster responsabile del “fuoco di Sant’Antonio”, da HIV, da Citomegalocirus, soprattutto nei soggetti immunodepressi.
- Tumori: la neuropatia in tal caso può essere data sia dall’infiltrazione del tumore a livello nervoso o essere conseguenza di farmaci chemioterapici e radioterapia.
- Autoimmuni: il sistema immunitario riconosce come estraneo il sistema nervoso.
Le neuropatie periferiche si manifestano con specifici sintomi: bruciore, formicolio, dolore da punture di spillo provocando sensazioni simile a quelle di piccole scosse elettriche, alterazioni della sensibilità (diminuzione della sensibilità tattile o termica o al contrario percezione di dolore in seguito a stimoli che normalmente non provocano dolore).
Le neuropatie periferiche, qualunque sia la causa, sono accomunate da un aumento dello stress ossidativo, ovvero dall’eccessiva produzione di radicali liberi a livello nervoso e dall’incapacità dell’organismo di eliminarli e riparare i danni provocati dalla loro azione.
Lo stress ossidativo determina l’infiammazione del nervo, con alterazioni della sua funzionalità e della conduzione nervosa. Pertanto, l’integrazione di sostanze ad azione antiossidante può essere di aiuto nella gestione delle neuropatie periferiche.
Tra i più potenti antiossidanti presenti in natura e tra i più riconosciuti nell’ambito delle neuropatie periferiche annoveriamo l’acido alfa-lipoico. Si tratta di una piccola molecola in parte prodotta dall’organismo e in parte assunta con la dieta (ottime fonti sono la carne rossa e le frattaglie come cuore, fegato e rene e diversi alimenti di origine vegetale come spinaci, broccoli, pomodori, piselli, cavoletti di Bruxelles). L’acido alfa-lipoico è in grado di svolgere diverse azioni. In primis neutralizzare i radicali liberi e stimolare la produzione endogena di altre sostanze ad azione antiossidante, migliora il metabolismo delle cellule nervose ed esercita un’azione antinfiammatoria.
In condizioni patologiche, come nelle neuropatie periferiche, può verificarsi una carenza di acido alfa-lipoico. La sola alimentazione, in tal caso, può non essere sufficiente a sopperire tale mancanza. In questi casi entrano in gioco i supplementi nutrizionali con il vantaggio di fornire fino a 1000 volte in più acido alfa-lipoico rispetto alle fonti alimentari, garantendo una maggiore biodisponibilità.
Altre molecole utili nella gestione dei disturbi neuropatici potrebbero essere anche le vitamine del gruppo B e l’acetil L- carnitina in grado di attivare il metabolismo nervoso e migliorare la conduzione nervosa. Per le neuropatie periferiche, ti consigliamo il nostro integratore di Acido Lipoico: